C’è un momento nel percorso di ogni tecnologia in cui la crescita, l’esperienza accumulata e l’ascolto attento del mercato devono necessariamente sfociare in un cambio di passo. Per noi di FlowPay, quel momento è arrivato dopo questi anni di attività sul campo con l’obiettivo di trasformare una piattaforma potente ma complessa in un’infrastruttura moderna, fluida e flessibile.
Il cambiamento architetturale che ne è scaturito ha coinvolto ogni livello del sistema, dalla gestione dei flussi tecnici alla progettazione dell’esperienza utente, ridefinendo l’identità stessa di FlowPay nel panorama dei pagamenti digitali.
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Una nuova idea di efficienza: asincronia e controllo al centro di FlowPay
Il percorso evolutivo di FlowPay si è basato sulla ricerca costante di una maggiore maturità tecnica e operativa. Se in passato l’architettura si basava su una logica event-driven in tempo reale, oggi il sistema si fonda su un modello asincrono e strutturato, capace di garantire stabilità anche in scenari complessi e imprevedibili. L’obiettivo non è rinunciare alla reattività, ma affiancare alla gestione real-time un meccanismo di controllo persistente, in grado di monitorare e completare ogni flusso fino alla sua conclusione.
La nuova impostazione privilegia la chiarezza dei processi, la possibilità di monitorare ogni flusso, la gestione sicura degli errori e il recupero controllato delle operazioni. Le code dedicate non sono un compromesso, ma uno strumento che consente di progettare flussi più rigorosi, con tempi definiti e margini di intervento ampi.
Un solo gateway per tutti i metodi di pagamento
Il nuovo gateway di pagamento è diventato l’interfaccia unica e trasparente per partner e utenti, una porta d’accesso capace di astrarre completamente la complessità tecnica sottostante. Con una sola API, oggi è possibile gestire bonifici SEPA, carte di credito, conti FlowPay e persino pagamenti BANCOMAT, senza dover conoscere né adattarsi ai flussi specifici di ciascun provider. Il processo che abbiamo seguito è quello di una semplificazione radicale dove l’integrazione è immediata, la UX coerente e l’introduzione di nuovi metodi in futuro non comporterà più modifiche all’interfaccia esistente.
La gestione documentale semplificata libera i partner dai vincoli e accelera le integrazioni
Uno degli ostacoli principali per i partner era rappresentato dal sistema di validazione documentale preventiva, che imponeva rigidità e rallentamenti nelle fasi di onboarding. Con la nuova architettura, FlowPay ha rimosso completamente le validazioni a priori, adottando un modello più vicino agli standard di mercato: ora le richieste di pagamento possono essere inviate tramite API allegando i soli documenti necessari, secondo logiche di controllo post-evento. Questo approccio consente di assorbire più facilmente le peculiarità dei singoli clienti, mantenendo al tempo stesso alti standard di sicurezza e compliance.
L’onboarding diventa immediato grazie alla gestione autonoma delle API Key
Il flusso di onboarding utilizzato fino a questo momento era completamente digitale e sicuro, ma imponeva dei controlli e delle autorizzazioni a priori che lo rendevano frammentato.
Con la nuova architettura, l’onboarding di FlowPay diventa un processo snello e completamente gestibile dai partner in autonomia, con API Key generate direttamente dal portale sviluppatori, scope personalizzabili e monitoraggio dettagliato tramite un backoffice evoluto. Diciamo addio a frontend dedicati e a scambi di token perché la tecnologia è pronta fin da subito, l’integrazione è rapida e la sicurezza resta invariata.
Il numero di telefono come identificativo univoco e canale di ingaggio
Nel ridisegnare l’identificazione degli utenti, in FlowPay abbiamo deciso di sostituire il codice fiscale, poco adatto al digitale, con un elemento molto più naturale e universale: il numero di telefono. Oltre a identificare l’utente in modo univoco, il numero diventa anche un canale di comunicazione efficace per l’invio di OTP, ricevute e notifiche, permettendo inoltre di separare in modo chiaro i dati raccolti per la compliance da quelli gestionali utilizzati dai partner per la propria piattaforma.
I pagamenti ricorrenti diventano fluidi grazie alla tokenizzazione
Uno dei cambiamenti più significativi per l’esperienza utente riguarda i returning payments: la nuova architettura introduce un sistema di tokenizzazione del metodo di pagamento già alla prima transazione, evitando la necessità di richiedere la SCA ad ogni pagamento successivo.
Il consenso viene raccolto una sola volta in maniera trasparente, con dettagli chiari su importo massimo, frequenza e durata. L’utente può gestire in autonomia consensi e revoche dal portale dedicato, mentre i partner beneficiano di una user experience più snella e tassi di completamento superiori.
Comunicazione coerente con gli utenti: le opportunità per i partner
In FlowPay abbiamo molto a cuore la relazione che i nostri partner stringono con i propri clienti e abbiamo pensato che il modo migliore per dimostrarlo fosse lasciare visibilità ai brand stessi.
I nuovi portali frontend sono modulari, personalizzabili e completamente brandizzabili, con la possibilità di configurare loghi, testi, palette colori, Call To Action, domini e notifiche. Questa flessibilità è pensata per garantire coerenza visiva, rapidità di go-to-market e un’esperienza utente che sia sempre più in linea con i valori del partner.
Tutta la potenza dell’ecosistema FlowPay in una singola API
Alla base della nuova architettura c’è una promessa concreta: una sola API per gestire tutte le esigenze di pagamento, senza dover frammentare l’integrazione in diversi endpoint specifici, senza doversi preoccupare dei provider coinvolti o delle regole tecniche sottostanti. Che si tratti di un bonifico, di una carta tokenizzata, di un avviso pagoPA o di un pagamento condizionato, il partner può sempre contare sulla stessa interfaccia unica, coerente e pronta a scalare su ogni use case.
È questa la forza della nuova FlowPay: trasformare la complessità in un modello unificato, dove ogni funzionalità è orchestrata dietro una singola API ed è sufficiente adattare alcuni parametri per coprire tutte le esigenze.